Sicuramente meno noti dei fiori di Bach, anche i fiori d’Alaska in realtà sono eccellenti aiutanti per la nostra salute. Sono nati recentemente, solo nel 1984 e prendono ispirazione proprio dai fiori di Edward Bach. Questa volta però il suo ideatore è stato Steven Johnson, americano che è riuscito a dar vita a questi nuovissimi rimedi floreali.
I fiori che ha scelto di utilizzare sono quelli dell’Alaska perché forti e capaci di adattarsi per sopravvivere. Come sicuramente saprete si tratta di una terra gelida, dove i ghiacci regnano e solo in un breve periodo dell’anno la natura prevale ed esce fuori.
Johnson ha deciso di utilizzare proprio questi fiori per realizzare il suo rimedio. I fiori Alaskani hanno l’incredibile vantaggio di trasformare in modo rapido le persone, sia da un punto di vista emotivo che fisico. Aiutano infatti a rimuovere i blocchi emotivi, gli schemi mentali…
I benefici dei fiori d’Alaska
- Alpine Azalea: adatto per chi non riesce ad amarsi e non ha fiducia nelle proprie capacità. Per smettere di autosvalutarsi e imparare piuttosto ad apprezzarsi.
- Balsam Popolar: per chi a causa dei traumi si sente bloccato su uno o più pani della propria persona. Aiuta ad allontanare le tensioni. Dona energia vitale. Risveglia l’energia sessuale.
- Bladderwort: per chi fantastica molto ma non prende comunque decisioni concrete per la propria vita e perciò tende a ingannarsi da solo. Permette di vedere la verità dietro un’illusione.
- Blue elf Viola: aiuta ad esprimere meglio la propria rabbia, senza però diventare violento. L’ira diventa comunicazione decisa.
- Chiming Bells: per chi si abbatte e scoraggia, chi si sente depresso e non trova più gioia nella vita. Promuove la gioia, l’armonia e la stabilità.
- Columbine: per chi non ha autostima e si paragona sempre alle altre persone. Porta a galla l’individualità e l’unicità. Rafforza l’Io.
- Cotton Grass: per chi ha subito incidenti o ferite ed è sempre fermo nel suo stato di malessere, cosa che impedisce al processo di guarigione di avanzare.
- Cow Parsnip: per chi ha poca energia fisica e mentale, che non sanno che direzione prendere e difficilmente si adattano ai cambiamenti.
- Dandelion: lascia andare gli schemi mentali ormai non più adatti e che impediscono il giusto cambiamento. Aiuta mente, corpo e spirito a comunicare tra di loro.
- Fireweed: adatto in caso di trauma e di forze psicofisiche perdute. Per togliere i blocchi energetici e comprendere meglio i propri bisogni.
- Forget Me Not: per la paura che paralizza e i sensi di colpa per gli errori del passato. Aiuta a rimuoverli e ritrovare una maggior sintonia con se stessi.
Come si usano i fiori d’Alaska
I fiori di Alaska di solito si prendono combinandone due o tre gocce di alcune essenze Alaskane. Il numero massimo di fiori da combinare in una preparazione sono sei. Vanno aggiunte a un mix di acqua e brandy ben dosati. Per questo vi suggerisco di parlarne con un erborista. Vanno poi prese 3 o 4 gocce sotto la lingua prelevate da questo composto. Circa 4 volte al giorno. In base alle necessità possono essere assunti per qualche settimana o anche mesi. Di solito però va personalizzata la miscela man a mano che cambiano i sintomi.
Possono essere assunti insieme ai fiori di Bach e i fiori Californiani, così come insieme ai farmaci tradizionali e quelli omeopatici, oppure possono essere assunti anche se vi state trattando con la cristalloterapia o con il Reiki. Questo rimedio floreale non ha controindicazioni e non interagisce con altri farmaci o composti. La cosa importante è non interrompere mai l’assunzione dei farmaci tradizionali che il medico vi consiglia di prendere o vi ha prescritto in quanto farmaci indispensabili per la vostra salute.