Purificate le pietre con l’acqua-elisir
Potete purificare le vostre pietre, con dell’acqua ottenuta da elisir di minerali! Otterrete dei benefici di gran lunga superiori. Prendete una bottiglia in vetro trasparente contenente dell’acqua, mettete tutto intorno dei quarzi (cristallo di rocca, ametista, quarzo citrino etc..) e mantenete questa disposizione per alcuni giorni, possibilmente in un luogo buio dove nessuno vi accede (come una soffitta un po’ dimenticata da tutti). Poi, utilizzate quest’acqua per purificare i vostri cristalli!
Va bene per tutte le pietre?
No. Alcune pietre non devono entrare in contatto con l’acqua. Le principali che mi vengono in mente sono l’ambra, l’apofillite, l’azzurrite, la celestina, la malachite, il crisoprasio, il crisocolla, l’occhio di tigre, la selenite, lo zolfo, la pietersite, la pietra di luna e la pietra del sole.
E’ il metodo perfetto invece per l’opale, la quale ha proprio bisogno ogni tanto di una bella immersione, e per i quarzi, che amano le temperature particolarmente fredde.
L’articolo da delle indicazioni preziose ed un poco dettagliate, ma non al 100%. Ad esempio non dice se lasciando le pietre in immersione nell’acqua vada messo del sale grosso o meno, come consiglia qualcuno, e peccato che poi si perde nel finale dicendo: “Le principali che mi vengono in mente sono……” Quindi non sappiamo se oltre a quelle citate ce ne sono altre e quali sono. Sarebbe stato perfetto se invece l’autrice avesse rispolverato le nozioni sui suoi manuali ed avesse dato una informazione completa.
Ciao Marco, grazie del feedback. Per la domanda sul sale puoi trovare qui qual è il mio pensiero: https://www.alchimiadellepietre.it/pulire-le-pietre-con-il-sale/ Per il resto, vedrò di aggiornare l’articolo non appena possibile. Grazie del commento!
Grazie 1000 a te 😉 🙂
Ottimo il metodo dell’elisir, che non conoscevo. 😀
Anche se pure qui non è precisa su quanti giorni servano affinché il metodo sia efficae. Dice solamente ALCUNI GIORNI. E’ un’espressione molto vaga e soprattutto onguno può dargli una quantità diversa. Almeno ad indicare una quantità minima di giorni, dicendo per esempio: Bisogna lasciare la bottiglia per almeno 3 gg., ecc.
E’ vero, un espressione generica ma l’ho usata volutamente perché non ritengo occorrano un numero di giorni precisi. Non seguo schemi rigidi perciò non mi sento di consigliarli 🙂 Un saluto grazie del commento!